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fotografica
Palermo, la
provincia con “il più bel promontorio del mondo”,
la provincia della Conca d’Oro, la provincia in cui visse Federico
II con la sua Corte e in cui si diffuse la Poetica della Scuola Siciliana,
Palermo luogo dove tutto è natura, arte, cultura e storia.
Geografia
La provincia di Palermo (4992 Kmq) si estende nella parte settentrionale della
Sicilia dal Golfo di Castellamare alle Madonie, il gruppo montuoso più elevato
dopo l’Etna nella regione e la sede del bellissimo Parco delle Madonie.
La parte costiera delle montagne del palermitano presenta un paesaggio aspro,
con colture terrazzate e la tipica macchia mediterranea. Nella fascia costiera
la pianura è sempre poco vasta. Un eccezione nella Conca d’oro,
nella Piana di Partitico e in quella di Termini Imerese in cui, per la presenza
di fertili terreni alluvionali, si è diffusa la coltivazione degli agrumi.
A largo della costa palermitana, si trova Ustica, piccola isola di origine
vulcanica, oggi riserva naturale protetta. La rete idrografica nel territorio
della provincia è poco sviluppata, con corsi d’acqua brevi e a
regime torrentizio: fiume Torto, fiume Grande, il fiume Oreto e l’Eleutero.
Clima
La provincia palermitana è caratterizzata da un clima tipicamente mediterraneo.
Nelle zone interne, lungo i rilievi, gli inverni sono più freddi e le
estati più fresche ed aumentano le precipitazioni.
Economia
In passato, il settore agricolo della provincia palermitana è stato
influenzato negativamente dagli spostamenti della popolazione dalle campagne
verso le città. Negli anni settanta, ad esempio, si registrò nella
provincia la più bassa percentuale siciliana di popolazione dedita all’agricoltura
(34,1%). Oggi uno dei settori trainanti dell’economia palermitana è quello
turistico, favorito dalle bellezze naturali e monumentali (Monreale, Cefalù,
Mondello). Segue il settore vinicolo, ma è importante sottolineare che
sono presenti anche coltivazioni di cereali, di olivo, agrumi ed ortaggi. Fonte
di reddito sono anche il settore pesca ed, in parte, l’allevamento di
bovini, caprini, ovini ed equini. Infine, un fenomeno in aumento è l’immigrazione
dal continente africano. Forza lavoro proveniente da questa area trova infatti
occupazione nel settore agricolo e della pesca.
La città di Palermo
La città di Palermo (dal greco Pan-Ormos "tutto porto"), capoluogo
della regione siciliana, è considerata il punto nodale, culturale ed
economico, tra il Mar Mediterraneo e l’Europa. Per questo motivo, in
passato è stata terra di conquista dei Sicani, dei Cretesi, degli Elimi,
dei Greci, dei Fenici, dei Romani, dei Bizantini, degli Arabi, dei Normanni
e degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, degli Spagnoli e degli Austriaci.
Tutte questi popoli hanno lasciato monumenti e resti straordinari. Il nucleo
originario della città fu fondato tra i corsi d'acqua del Kemonia e
del Papireto. Nel IX secolo d. C. con gli arabi, la città definita "paradiso
delle terra", acquistò splendore. Il Castello della Zisa, il Castello
di Maredolce e il Parco della Favorita sono testimonianza di questo periodo.
Durante il periodo Normanno e svevo si registrò un grande sviluppo economico
e culturale. sotto la dominazione degli Aragonesi furono realizzati grandi
cambiamenti nella città. Tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, Palermo
fu la città dei cento Paesi in cui crescevano le borgate, espressione
di un'economia del territorio in rapporto continuo con la città. Oggi
il Centro Storico di Palermo è diviso in quattro mandamenti (Loggia-Castellammare,
Tribunali-Kalsa, Palazzo Reale e Monte di Pietà-Capo) legati alle due
arterie storiche della città: il Cassaro e via Maqueda, strada perpendicolare
alla prima e che, all'incrocio con questa, crea la piazza Quattro Canti di
Città.
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