
Galleria
fotografica
Catania è una
provincia ricca di natura e cultura in cui poter ammirare il maestoso
paesaggio del
Parco del Monte Etna, le ceramiche di Caltagirone, e il barocco di
Militello Val di Catania, e dove poter gustare i pistacchi di Bronte.
Geografia
La provincia di Catania, costituita da 58 comuni, si estende
nella parte orientale dell’isola su una superficie di 3552 Kmq
ed include nel suo territorio l’apparato vulcanico del Monte
Etna (Mongibello), la piana di Catania, il versante nord occidentale
dei Monti Iblei e quello meridionale dei Monti Erei. Il fiume principale è il
Simeto, ma rilevante è anche il fiume Alcantara.
Clima
Mentre la fascia costiera presenta inverni miti ed estati
calde, la Piana di Catania ha un clima semicontinentale con estati
molto calde. Nella parte più elevata dell’Etna è invece
rilevabile per molti mesi all’anno una temperatura sotto lo
zero con frequenti nevicate in inverno.
Economia
L’economia catanese è una delle più dinamiche del territorio
siciliano. Importanti a livello nazionale ed internazionale sono le coltivazioni
agricole di agrumi (le arance a polpa rossa) ed di alberi da frutta (i fichi
d’India di San Como, le fragole di Maletto, i pistacchi di Bronte e l’uva
di Castiglione di Sicilia) favorite dalla fertilità del suolo di origine
vulcanica. Importante è anche l’industria alimentare, dell’abbigliamento,
chimico – farmaceutica e della microelettronica. Il settore turismo è in
espansione grazie anche alle molteplici iniziative che promuovono le attività agrituristiche
ed i prodotti locali.
La città di
Catania
Sorto come primitivo villaggio siculo, fu in seguito colonia greca
e la sua storia si intrecciò con un’altra grande città dell’epoca,
Siracusa. Nel 403 fu saccheggiata dal tiranno Dioniso di Siracusa e gli abitanti
furono o scacciati o venduti come schiavi. Nel 121 a.C. fu semidistrutta
da un’eruzione dell’Etna. In seguito fu occupata dai Romani,
dai Vandali, dagli Eruli, dai Goti, dagli Ostrogoti e dai Bizantini. Durante
la dominazione araba, pur mantenendo il ruolo di importante centro marittimo,
perse la sua identità omogenea e l’indipendenza. Durante il
periodo normanno, a causa del terremoto del 1168 che provocò quasi
quindicimila vittime, ebbe una forte crisi economica. Ricostruita, subì il
saccheggio e la distruzione da parte degli Svevi. In seguito fu dominio angioino,
francese, aragonese, spagnolo. Nel 1669 fu vittima di una tremenda eruzione
dell’Etna e nel 1693 di un terremoto. Durante i bombardamenti del 1943
fu gravemente danneggiata.
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