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La Sicilia - Cucina gastronomica e piatti tipici

storia | ricette tipiche | acquisti on line

La cucina siciliana rappresenta una delle tante testimonianze lasciate dalle diverse popolazioni che si sono avvicendate nel tempo, ora scontrandosi ora alternandosi, ma pur sempre scambiandosi gli elementi influenti della loro cultura, primi fra tutti quelli dell’arte culinaria.

Le tante dominazioni non solo, infatti, hanno lasciato magnifici monumenti a ricordo del loro passato splendore, ma, soprattutto hanno fortemente segnato il territorio con le colture introdotte e influenzato le abitudini e i modi di vita facilmente riscontrabili ancora ai giorni nostri soprattutto in cucina.

Primi fra tutti i Greci (735 a.C.) che apportarono diverse novità nella cucina siciliana come ad esempio l’arte di fare il vino, l’ulivo, il farro e il miele.

La dominazione Romana si appropriò dei grandi doni dei Greci introducendo nella cucina siciliana, attraverso i loro sontuosi banchetti, pesci, salsicce e sanguinacci, insalate condite con olio e aceto.

Con i Bizantini arrivarono le prime droghe orientali che impregnarono poi per sempre i sapori delle pietanze siciliane.

E’ con gli Arabi che la Sicilia ritrova lo splendore e i cibi diventano più sofisticati. Ci fanno conoscere la canna da zucchero, il riso, il gelsomino, l’anice, il sesamo, e alcune droghe quali la cannella e lo zafferano. Cuochi abilissimi nelle diverse portate ma soprattutto nei dolci. Testimonianze sono: la Cassata (http://www.cassataallasiciliana.it/), la Cubbaita (torrone di miele con semi di sesamo e mandorle), i Nucatuli (http://www.ragusaturismo.it/ricette.php), i sfinci, e il sorbetto. Amanti delle essenze, crearono dolci profumati alla frutta, alla cannella e perfino agli odori dei fiori, come ad esempio il gelato al gelsomino, “Scursunera” tipico di Trapani, il gelo di melone, di cannella e di gelsomino. Agli Arabi si devono altri gustosi piatti quali le panelle, i ceci essiccati ed i fiori di zucca seccati e salati nonché il pane con la milza, le “arancine” e la “pasta con le sarde” tipici della città di Palermo e il cuscus rinomato piatto della cucina trapanese.

Anche gli “invasori” Normanni e poi gli Svevi introdussero nuovi gusti alla cucina siciliana: arrosti di selvaggina ma soprattutto aringhe affumicate, merluzzi secchi, “piscistoccu” e baccalà. Sembra, inoltre databile in questo periodo la nascita delle specialità di rosticceria.

Grazie alla dominazione Spagnola conosciamo la zucca all’agrodolce, le varie “i’mpanate”, i pomodori, il cacao e il mais dall’America, insieme al peperoncino, alla patata, ai fagioli, al tacchino e ai peperoni. La cassata araba subisce una magnifica evoluzione grazie all’introduzione da parte degli iberici del Pan di Spagna.

L’arrivo della melanzana dall’India nel 1600 modificherà quella che adesso è conosciuta col nome di Caponata che deriva dalla Caupona, termine con il quale la bassa latinità designava la taverna, dalla quale la pietanza ha derivato il suo nome.

E’ facile capire come la cucina siciliana si sia completata e arricchita nel corso dei secoli attraverso l’apporto di nuovi elementi provenienti dalle diverse culture dominanti.

 
Portale dedicato al turismo culturale in Sicilia, realizzato, nell’ambito del progetto “LETTERA”, dalla MCG Manager Consulting Group soc. coop. a r.l. in partnariato con l’AAPIT di Palermo e la For.Man. s.r.l. - Redazione a cura di Eliana Marino e Francesca M. Pergolizzi.
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